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Il mistero della muscolatura scomparsa
Da quel che ci risulta nell'occidente cristiano l'esistenza dei muscoli vaginali fu registrata soltanto a partire dal 1900; ne abbiamo trovato traccia in qualche scritto pornografico e nell'autobiografia di una prostituta (Nel Kimball "Memorie di una maîtresse americana" trad. B. Fonzi, ed. Adelphi).
Solo negli anni '30 il dottor Kegel, iniziò a studiare scientificamente l'argomento. Recentemente altre due ricercatrici se ne sono occupate: la danese Helle Gotved e l'israeliana Reouma Choen. È incredibile che in tante pagine di letteratura pornografica e medica l'esistenza di questa muscolatura non sia stata menzionata. In effetti l'attività sessuale è sempre stata raccontata come se la si osservasse in lontananza.
Non ci si è mai addentrati nella descrizione minuta di ciò che avviene tra due corpi che si uniscono. E pare proprio che solo in questo secolo ci si sia spinti a guardare da vicino una delle nostre attività più importanti e più piacevoli. Quest'autocensura è una peculiarità della cultura cristiana e di poche altre culture primitive rigidamente patriarcali. Infatti gli arabi, gli indiani e i cinesi, come i selvaggi delle isole dell'Oceania avevano già secoli fa sviluppato un eccellente livello di osservazione sull'anatomia e le modalità del piacere sessuale.
Certamente non osservarono tutto ma almeno non avevano le fette di formaggio sugli occhi. E in effetti non accorgersi dei muscoli vaginali e delle loro fantastiche possibilità è veramente un buco culturale di proporzioni galattiche.


Ecco come Helle Gotved descrive questi muscoli:
"La muscolatura del fondo delle pelvi ha più di uno scopo. I muscoli devono cooperare nel sostenere gli organi interni e hanno una funzione importante durante il coito.
Il problema è che molte donne non conoscono questi muscoli. Questo avviene per cause ben determinate. Non ne abbiamo imparato nulla, sia perché sono muscoli invisibili, sia perché tutta la zona è tabù e durante l'infanzia viene fatto divieto di toccarsi lì.
I muscoli del fondo della pelvi non sono guardati come una parte normale dell'apparato di movimento. Il loro allenamento non fa part dell'insegnamento della ginnastica. Non se ne parla fino alla preparazione al parto, cioè un po' tardi. Invece bisognerebbe che se ne parlasse nei corsi di educazione sessuale e preparazione alla vita coniugale, così che la donna non inizi impreparata la convivenza e poi si senta delusa e per giunta definita fredda oppure frigida.
Quando una donna non ha il senso della propria muscolatura pelvica, quando non sa com'è fatta, non conosce la funzione dei muscoli e non sa usarli, allora può anche perdere la possibilità di avere l'orgasmo, il che può peggiorare il suo matrimonio o addirittura rovinarlo. Un rapporto sessuale non è sempre tanto facile.
'Sei innamorata coll'anima - lo fai con il corpo'. La prima cosa non è difficile, la seconda invece può essere problematica ed allora è molto importante che la donna sappia di più di sé stessa. Ci vuole sia esercizio che maturazione, prima che il coito possa diventare assolutamente ben riuscito. Molto dipende dallo stato della muscolatura pelvica. è un pezzo del mosaico, un particolare nell'insieme dell'essere umano. è necessario che si possa tendere o rilassare questi muscoli coscientemente."
C'è da chiedersi come mai quasi tutte le donne non si accorgano dell'esistenza di questi muscoli e della possibilità di usarli. Eppure tutte le donne li usano senza farci caso. Per fare la pipì bisogna ad esempio rilassare il muscolo pubococcigeo, per trattenere l'orina contraiamo lo stesso muscolo (questo vale sia per gli uomini che per le donne). Il primo passo per individuare questo gruppo di muscoli è notare cosa si fa quando si blocca il flusso dell'orina. Ugualmente si muovono involontariamente questi muscoli (almeno un poco) durante l'orgasmo. Infatti il climax è accompagnato da contrazioni interne in tutta la vagina che avvengono in modo diverso se l'orgasmo è vaginale o clitorideo.
Se questi movimenti non vengono sentiti è perché non abbiamo la cultura dell'osservazione di noi stessi. Tutto il modo di pensare, tutto il nostro schema di valori è puntato verso l'esterno. Del dentro di sé ci si occupa pochissimo. C'è poi un'aggravante dovuta alla natura sessuale di questi muscoli e alla concreta difficoltà di vedere come essi sono.
"Il germe del problema del coito sta forse nel fatto che: 'La spada è visibile, il fodero è nascosto'. Per l'uomo è sempre stato ovvio che cosa dovesse fare per venire, per la donna invece no. L'attrezzatura dell'uomo è visibile, la donna non conosce la sua. Il "polsino" che lei deve stringere non l'ha mai visto e forse non ne ha mai sentito parlare.
Dobbiamo tornare all'educazione, c'è una discriminazione evidente nel modo di educare maschi e femmine al rapporto con il loro sesso. La famosa "piccola differenza" sta nella spada visibile e il fodero nascosto ma la discriminazione sta nel fatto che il ragazzo ha il permesso di toccare il pene, è costretto a farlo quando impara a dirigerlo facendo pipì. Lo conosce, ne è fiero.
La ragazza invece non ha mai visto quello che deve attorniare il pene e se lei, curiosa, esplora i suoi organi genitali, in molti casi le viene detto: 'via le mani!'.
Un pregiudizio di vergogna viene associato a tutta la regione e la ragazza è trascurata come essere sessuale. Forse troverà di nascosto la sua clitoride ma nessuno le spiega che sensazioni miracolose lei può provare più in fondo, nella vagina, ad esempio quando si arrampica alla corda nella palestra.
Quindi primo: l'informazione, poi il senso del corpo. L'educazione al rilassamento, l'esercizio e l'insegnamento del movimento fanno parte di quello che si può fare nel tentativo di risolvere i problemi sessuali. L'unica persona in grado di aiutare la natura a ridare alla vagina il giusto tono muscolare è proprio la donna.

Perché sono importanti questi muscoli
Il sesso maschile, una volta eretto ha un'unica possibilità di muoversi: se si contraggono i muscoli pelvici riesce a ciondolare verso l'alto. Il sesso femminile invece ne può fare di tutti i colori. Il su e giù maschile, lo stantuffare che per secoli è stato esaltato come il cuore della capacità amatoria virile è un raglio d'asino in confronto alla sinfonia di movimenti che può produrre la passera. Se la donna si muove dentro, diventa lei l'attrice principale, la parte attiva del coito.
L'uomo si trova ad essere passivamente trasportato in un paradiso rosa, caldo e scivoloso e non osa più neppure muoversi, tanto gli piace. Questo è l'aspetto rivoluzionario della scoperta dei muscoletti. Nel senso che appena tu li scopri cambia radicalmente il tuo modo di amare.
Stare fermi immobili e muoversi soltanto internamente permette un livello incredibile di ascolto reciproco. Il cervello non è più distratto dallo sforzo di coordinare tutto il corpo in movimento e ascoltando solo lì si apre a un'amplificazione delle sensazioni di piacere. È tutta un'altra cosa.
Un amico mi raccontò di un suo amore brasiliano, una ragazza mulatta di una bellezza selvaggia che si sedeva immobile, sopra il suo pube, mentre lui stava sdraiato. Restava così, ordinandogli di non muoversi assolutamente, teneva dentro di sé il suo virgulto e lo accarezzava facendo scivolare i muscoli pelvici. Poi, dopo almeno mezz'ora di silenzioso strusciarsi intimo, prendeva a dimenarsi rapidamente raggiungendo con lui l'orgasmo. "Era un'esperienza mistica!" mi disse il mio amico. E gli occhi gli luccicavano.
Ma il sesso mobile non dà soltanto un enorme piacere. È in grado anche di guarire alcune malattie della donna. Muovendoti lì risveglierai tutta la tua sensibilità, tonificherai il tuo sesso, lo manterrai in buona salute, sempre al pieno delle sue meravigliose possibilità.
Kegel, ginecologo americano, se ne accorse casualmente durante il suo lavoro con delle pazienti affette da incontinenza d'orina. Questo disturbo colpisce il 50% delle donne e Kegel scoprì che si poteva curare, senza intervento chirurgico, usando soltanto la ginnastica vaginale. Non solo questo metodo rivoluzionario ebbe un grande successo. Kegel, basandosi sulle osservazioni delle sue pazienti, scoprì che: un risultato diretto dell'allenamento del muscolo pubococcygeus (che stringe sia intorno all'uretere che intorno alla vagina) è che la sensibilità delle donne nella vagina "si sveglia" e aumenta, così che le donne oltre che curarsi l'incontinenza d'orina con loro grande sorpresa hanno anche un miglioramento nella vita coniugale.
Man mano egli poté accertare che: ogni volta che i muscoli della vagina sono ben sviluppati ci sono pochi problemi sessuali, se invece i muscoli sono sottili e deboli c'è, in generale, l'indifferenza o l'insoddisfazione sessuale.
Come un caso caratteristico Kegel pubblica una nosografia di una donna di 42 anni, sposata da 21 anni, che non ha partorito. Essa consulta Kegel perché da sette anni ha distrubi d'incontinenza d'orina. L'esame mostrava che la vagina era molto spaziosa nel terzo in mezzo, e che il muscolo vaginale era atrofizzato. La paziente diceva che non sapeva che fosse possibile stringere quel muscolo coscientemente.
Grazie a esercizi con un perineometro (metodo meccanico per misurare la pressione dei muscoli vaginali) riusciva in 6 settimane a far aumentare la pressione da 0 fino a 12 mm Hg. L'incontinenza d'orina era guarita, e all'ultima consultazione tre mesi dopo la prima visita, la paziente disse che lei e suo marito avrebbero voluto sapere venti anni prima che questi muscoli potevano essere allenati. A domande più precise risposero che i loro coiti non erano mai stati soddisfacenti. O lei sentiva poco, oppure le sensazioni nella vagina erano addirittura sgradevoli.
Quindi durante la maggior parte del loro matrimonio il loro ritrovo sessuale si era limitato a poche volte all'anno. Ma dopo l'allenamento del muscolo vaginale facevano l'amore parecchie volte alla settimana, e lei aveva provato l'orgasmo per la prima volta in vita sua. L'esame finale mostrava che il muscolo vaginale era diventato più largo e più grosso, e la forza della contrazione muscolare era di 24 mm Hg sul manometro. Due anni più tardi quella donna viveva ancora condizioni sessuali soddisfacenti. Il che vuol dire che esiste una speranza giustificata di miglioramento con un allenamento efficiente."

Imparare a muoversi dentro
Come trovare i tuoi muscoletti
Ci sono parecchi muscoletti vaginali. I primi da individuare sono i muscoli pelvici, cioè quelli nella zona tra il pube e l'osso sacro (pubococcigeo, ischio cavernoso, bulbo cavernoso, sfintere uretrale, pubovaginale, puborettale, nomi orrendi che si riferiscono a cose meravigliose). Questi muscoli sono i più importanti dal punto di vista della salute e del piacere della donna ma, come vedremo, non sono i soli che potete usare per trasformare la vostra passera in un luna park di delizie.
Vale veramente la pena di capire il problema fino in fondo (solo così diventerai una sublime seduttrice).
"I muscoli si possono tendere e distendere, entrambe le cose si possono fare coscientemente, e vanno esercitate. Se i muscoli non vengono usati intenzionalmente, si indeboliscono e deperiscono. Ma possono diventare forti di nuovo, e questo è una delle cose buone offerte dalla natura: un muscolo non perde mai la capacità di essere allenato.
Abbiamo dei muscoli che muovono le giunture, ad esempio i muscoli flessori e gli estensori delle braccia. Possiamo vederli, toccarli, ed è facile capire il loro funzionamento, perché con tanti sensi diversi possiamo accertare che un braccio viene flesso ed esteso. Quindi non è difficile allenare questi muscoli, se sono deboli per qualche ragione. Poi abbiamo dei muscoli che non muovono le giunture e che perciò non possiamo vedere. Non sono per niente facili da allenare, perché lì abbiamo soltanto la sensibilità muscolare ad aiutarci e, forse, questa sensibilità muscolare dobbiamo per prima cosa "cercarla".
I muscoli pelvici sono proprio di questo tipo: nascosti. Questi muscoli chiudono le diverse aperture e sostengono gli organi interiori. Possono essere deboli per ragioni diverse: una tensione troppo grande o un uso intenzionale troppo piccolo, oppure un danno causato dal parto, cambiamenti ormonali nel climaterio (menopausa) che diminuiscono la circolazione e inflaccidiscono i tessuti. ...All'inizio può essere difficile "trovare" e mandare gli impulsi ai muscoli che vanno allenati (torneremo su questo problema più tardi). L'esperienza dimostra che pure una contrazione delle pelvi può impedire la sensibilità vaginale.
...Anche i muscoli deboli possono essere troppo tesi lo stesso e allora è importante imparare a riconoscere sia la distensione che la tensione. La funzione dei muscoli consiste nel tendersi e rilassarsi alternativamente e questo cambiamento ritmico fa parte della nostra vita in vari modi. Sono importanti tutti e due. Questo può spiegare alcune cose sull'orgasmo.
(...) L'orgasmo può essere liberato in modi diversi. Sia con la stimolazione soltanto della clitoride (...) sia con la stimolazione della vagina. Quindi si può parlare di orgasmo clitorideo e di orgasmo vaginale. Non necessariamente o l'uno o l'altro, può benissimo essere l'uno e l'altro.
La maggioranza delle donne conoscono l'orgasmo clitorideo, invece non tutte hanno provato quello vaginale. Non perché siano fatte in modo diverso, ma perché loro, per ragioni diverse, non funzionano in modo tanto completo, così come la loro natura permetterebbe.
(...) È ottimo studiare l'anatomia e guardare illustrazioni di com'è piazzato tutto, ma come funziona, lo potete soltanto andare a vedere a tastoni. Non abbiate paura di toccarvi dentro, è il modo più ovvio di avere informazioni dirette. Fate scivolare tranquillamente il dito medio dentro la vagina e sentite sia quant'è spaziosa, sia come potete coscientemente restringere lo spazio. Dovrete usare il dito per provocare il muscolo: voler stringere il dito, e poi vedere se il muscolo "risponde". Se i vostri muscoli del fondo delle pelvi sono forti, sentirete la pressione del muscolo chiaramente intorno al dito, non solo il muscolo che stringe, ma la vagina viene anche tirata un po' in avanti.
State sperimentando "l'effetto fionda" del muscolo vaginale. Questo muscolo ha una grande importanza per le funzioni sessuali della donna. Si trova immediatamente intorno alla parete della vagina e non funziona solo come un bracciale che si possa stringere, è anche ben fornito di nervi sensibili (la parte terminale dei nervi), che rispondono alla tensione e alla pressione. Questo rende possibile per la donna provare sensazioni sessuali fortissime quando la vagina viene dilatata e quando viene indirizzata una pressione ferma contro le pareti della vagina. Durante il coito la pressione aumenta quando la donna stringe il muscolo intorno al pene, ed è quest'attività che si può imparare ad allenare."

Alcuni esercizi per farti impazzire di piacere
Abbiamo visto che il primo passo verso la riacquisizione della capacità di fare miracoli con la passera è reimparare l'utilizzo dei muscoli pelvici (pubococcigeo ecc.) cioè dei muscoli che stringono l'ano, bloccano la pipì, irrigidiscono la parte tra l'ano e il sesso. Ma non è mica finita qui.
La passera può produrre una mirabolante varietà di movimenti. Stringere e rilassare i muscoli della parte iniziale della passera è una cosa che si riesce a fare subito... una cosa da principianti. Perché accontentarsi di raggiungere l'orgasmo vaginale e farlo diventare scemo di piacere, quando con un piccolo sforzo in più potreste sconquassargli il cervello, frullarlo, omogeneizzarlo, montarglielo a neve, triturargli le contrazioni psichiche, vaporizzargli l'anima, rivoltarlo come un calzino, galvanizzargli il velopendulo e ridurlo in uno stato di schiavitù perpetua (e come optional godere pazzescamente)?
Ululerà al solo pensiero del vostro sorriso. Le amiche vi chiederanno: "Ma cosa gli hai fatto? Voodoo? Magia nera? Gli metti l'eroina nel caffè per renderlo tossicodipendente? Stai per ereditare?" "No" direte voi. "Passera, solo passera, sana, buona, genuina passera italiana. Tira più di quattro coppie di buoi perché è temperata come un clavicembalo svizzero."
E sapete qual è il massimo del massimo del massimo? Quando riuscirete a farla fremere. Quando la passera ti freme gli uomini roteano gli occhi, perdono il senso della verticalità, capiscono che è nelle sfere e nelle rotondità il segreto dell'universo e ti chiedono se possono dedicarti una statua di bronzo: tu a cavallo, come Garibaldi. "Dio! Quanto ti amo!!!" Ma andiamo per ordine. Iniziamo dalle cose facili.

ALLENAMENTO
Toccando l'interno della vostra vagina avrete "trovato" i muscoli vaginali. Li avete toccati e ne avrete saggiato la forza. In modi diversi avrete avuto delle esperienze con questi muscoli, e quindi avrete qualche coscienza muscolare (diciamo che il muscolo è stato "svegliato", a questo punto siete in buone condizioni per farlo lavorare.
...Potete aumentare la forza della vostra muscolatura in un modo solo: farlo voi stesse. Un'operazione chirurgica non potrà mai darvi la forza. Un'operazione può cambiare le cose eliminando magari l'incontinenza, ma voi siete l'unica persona, che può aiutare la natura a generare più forza muscolare. Per farlo in modo efficiente bisogna rispettare il principio dell'allenamento rinforzante, che consiste nel fatto che una contrazione muscolare richiede il massimo dello sforzo per avere un effetto tonificante. Bisogna usare più forza di quella che vi immaginate di avere, e perseverare più tempo di quello che pensate sia possibile. Dopo la fatica il muscolo deve riposarsi per il doppio del tempo durante il quale ha lavorato. Dovrete rilassare per 10 secondi, se avete stretto al vostro massimo di forza per 5 secondi.
Non è necessario fare gli esercizi di stringimento tante volte, però è importantissimo che esercitiate minuziosamente sia la tensione che il rilassamento.
...Da un certo punto di vista la muscolatura del fondo delle pelvi è molto complicata , perché ci sono muscoli in ogni direzione, per il lungo, trasversali, diagonali, poi sfintèri e fionde, ma la loro funzione è semplice, perché tutti i muscoli funzionano contemporaneamente. Si tratta di uno stringimento "totale" e l'effetto è allo stesso tempo "levatore", accentratore e arrondellatore. Potete fare gli esercizi di stringimento in piedi, sedute o sdraiate. È più facile tendere un muscolo quando allo stesso tempo viene toccato.
È proprio quello che avete sperimentato col dito dentro. Ma potete anche usare una pressione esterna contro tutto il fondo delle pelvi, così potete rinforzare la resistenza, in modo più forte.

IN PIEDI
State in piedi con i piedi poco distanti l'uno dall'altro. Le mani hanno la larghezza appunto necessaria a coprire il basso ventre. Cominciate coprendovi davanti con la mano destra, in modo che il palmo della mano spinga contro l'osso del pube, poi metterete la mano sinistra sopra la destra da dietro in modo che le dita della mano sinistra si mettano sopra quelle della mano destra (al rovescio se siete mancine). Adesso dovete praticare una pressione uguale contro tutto il fondo della pelvi, usate la forza delle braccia e tirate fortemente, lasciando che il dito medio della mano destra entri dentro la vagina. Allora stringete il fondo delle pelvi con tutta l'energia e mantenente la tensione per quanto più tempo vi è possibile. Respirate con calma mentre vi concentrate sempre per sentire il movimento di "alzamento accentrante".
Allora rilassate il fondo delle pelvi totalmente. Certo non potete stare a guardare una lancetta dell'orologio, magari mentre siete sotto la doccia, ma potete contare lentamente i secondi. Forse riuscirete a farlo soltanto per cinque secondi il primo giorno, ma cercate man mano di arrivare fino a dieci. Usate quest'esercizio come una tecnica per controllare i progressi del vostro allenamento, perché in questa situazione si sente la tensione dei muscoli più distintamente. Così vi accorgerete state diventando più brave perché avrete una "risposta" sia dalle sensazioni del vostro dito che da quelle del vostro muscolo: una doppia sensazione. Via via che diventerà familiare la sensazione dello stringere e il rilassamento successivo vi sarà anche più facile ricorrervi in altre situazioni.

SEDUTA
Potete provare proprio adesso mentre state leggendo. Innanzitutto bisogna imparare a distinguere i muscoli della vagina da quelli del fondo schiena. Sedete su una sedia dura e raddrizzatevi senza appoggiarvi allo schienale, state però rilassate, non irrigiditevi. Dovete sentire il busto che pesa esattamente sopra le ossa più sporgenti delle natiche. Provate a tenderne e rilassare i muscoli, avrete come l'impressione di alzare e abbassare i glutei.
È un ottimo esercizio per stimolare la circolazione del sangue in questa zona del corpo. Ora, sempre sedute, appoggiatevi un po' in avanti in modo da avere il peso del busto esattamente sopra l'apertura della vagina. Stringete e rilassate i muscoli della passera e del fondo delle pelvi. Fatelo in modo lento e facendo attenzione a quello che succede. È normale che, le prime volte, non riusciate a muovere i muscoli della vagina senza che si muovano anche quelli del sedere, ma con un po' di esercizio riuscirete perfettamente a distinguere i muscoli tra di loro.
Quando avrete preso un po' di confidenza con i muscoli pelvici provate ad accelerare il ritmo contraendo e rilassando in modo più veloce. Potete aiutarvi cercando di immaginarvi come se le labbra della vostra passera si chiudessero e aprissero ritmicamente, come un battito di mani. Questi movimenti sono quelli che involontariamente provate nel momento dell'orgasmo, dovete solo imparare a farli volontariamente per essere voi a dirigere la musica. Imparate a battervi le mani con la passera. Fantastico. Tendete e rilassate, tendete e rilassate... Così riuscirete a muovere il muscolo in tutta la sua lunghezza.
Ora provate a farlo, mettendoci tutto il vostro impegno, contraendo al massimo della forza. Potete resistere 5 secondi in contrazione e poi dovete rilassare fino in fondo per altri 10 secondi, ricontraete per 5 secondi e rilassate ... per cinque volte. Ricordate che a ogni contrazione profonda dovete alternare un tempo doppio di rilassamento. Quest'ultimo esercizio riesce molto bene in bicicletta. La prossima volta, quando andate a fare una gita in campagna, oltre a respirare aria pulita, cogliere delicati fiorellini e pedalare fate anche un po' di ginnastica vaginale.

Dopo qualche giorno dedicato, con costanza e dedizione a individuare e muovere questi muscoli, vi renderete conto che la vostra sensibilità vaginale inizia a crescere e che il vostro uomo vi apre la porta per farvi passare per prime e vi regala fiori e anelli con diamante.
È giunto il momento passare alla "fase b": far volare la passera. Fino ad adesso ti sei in realtà limitata più che altro a far muovere i muscoli che circondano i primi centimetri, l'ingresso della passera. Se ti guardi con uno specchio puoi vedere che l'ingresso della tua fessura si allarga e si stringe. Esercitandoti puoi arrivare a fargli i dispetti e chiudergli la passera davanti mentre sta cercando di entrare.
Ora occupiamoci del resto della vagina. La puoi muovere tutta. Ti succede già quando ridi o quando tossisci. Prova a dare un colpo di tosse e sentirai che non si muovono solo i muscoli pelvici in basso ma anche quelli della pancia. Sdraiati e prova di nuovo a far scivolare dentro di te un dito e poi manda indietro i muscoli della pancia, cioè fai arretrare l'ombelico il più possibile verso la spina dorsale. Prova a contrarre i muscoli del ventre, prova a spingerli in fuori come volessi trasformare la pancia in un pallone, come se fossi incinta. Ora prova a risucchiare dall'interno la pancia, verso l'alto, verso il diaframma (usa la fascia muscolare che sostiene i polmoni e collabora alla respirazione).
Descrivere questi movimenti è molto difficile a parole e mi rendo conto di usare un linguaggio molto figurato che può risultare incomprensibile. Comunque se tieni un dito dentro di te e ti ascolti vedrai che riesci a produrre molti modi diversi di far muovere i muscoli addominali e che ogni movimento produce uno spostamento all'interno della vagina. Un'altra tecnica per scoprire le tue possibilità naturali è quella di immaginare movimenti che non ci sono realmente. È un gioco che può sembrare molto stupido ma funziona. Immagina che la tua vagina sia un palloncino che si gonfia, oppure un'altalena che va avanti e indietro, o uno stantuffo che va in su e in giù, o una vite che si svita e si avvita. Vedrai che in qualche modo questi tentativi assurdi ti aiuteranno a individuare i comandi mentali che ti permettono di produrre movimenti reali.
A questo punto potremmo proporti uno schema che riassume, in termini generali, i movimenti fondamentali della pisella.
1 - Stringere, come una mano che afferra (movimento di bloccare le orine, muscolo pubococcigeo).
2 - Movimento di avanti e indietro (come una mano che scorra su e giù sull'asta del pene).
3 - Basculare. Si ottiene muovendo il muscolo tra l'ano e la vagina, come quando si stringono le chiappe. Si continua il movimento ma smettendo di stringere le natiche.
4 - A vite. Indescrivibile, bisogna produrre una piccola rotazione interna.
5 - Movimento aspirante. Si spinge la vagina verso il basso, con una tensione della pancia verso il fuori, mandando in alto i visceri, aspirando internamente con il diaframma. Difficile da descrivere ma fondamentale per far impazzire di piacere il maschio. Questo risucchiare attraverso la passera sollecita, creando un'aspirazione lungo il canale dell'uretra, il punto G del maschio. È il movimento che fanno le ragazze nei locali porno quando aspirano il fumo di una sigaretta con la pisella.
6 - Movimento di stringere e buttare fuori. Il movimento contrario a quello precedente. Potremmo parlare di inspirazione ed espirazione della passera (questa descrizione sta diventando assurda). Questo metodo lo usano nei locali tailandesi porno le ragazze che riescono a sputare palline da ping pong dalla passera.
7 - Fremito. L'apoteosi. Se cercate di muovere la passera in su e in giù (come nel movimento n. 2) ma cercate di farlo il più lentamente possibile, vedrete che non ci riuscirete e che però i muscoli iniziano a tremare (lui entra in k.o. rosa e voi vedete milioni di stelline che vi strizzano l'occhiolino).

Muscoli e guarigioni
Oltre all'incontinenza delle orine l'uso dei movimenti vaginali è utile per curare il prolasso vaginale, sempre attraverso la crescita e la tonificazione delle fasce pelviche. Ma, come si è detto, non si tratta solo di rafforzare. Ci sono donne che hanno pochi muscoli e che li tengono però contratti, senza accorgersene. Cistiti e dolori mestruali sono nella maggioranza dei casi causati o aggravati da questa tensione. Imparare a rilassare, oltre che a muovere, è perciò fondamentale per la propria salute.
Siamo ancora in un settore nuovo per la ricerca e la sperimentazione medica. Un settore dove non ci sono medicine da vendere ma solo informazioni e tecniche da insegnare. Non c'è nessuna grande ditta farmaceutica disposta a investire miliardi per osservare in modo scientifico i benefici di questa auto-terapia. Quindi non si sa esattamente quanto sia grande la capacità curativa della ginnastica pelvica.
I risultati delle sperimentazioni fatte finora su disturbi e capacità di godimento hanno dato risultati comunque incredibili. Si può ragionevolmente sospettare che imparare a muovere e rilassare possa influire in modo positivo su tutto lo stato di salute dell'apparato sessuale femminile, aumentando la tua capacità di difenderti da infezioni o di risolverle positivamente rafforzando l'effetto di cure mediche specifiche (antibiotici ecc.).
Infine credo che ridare tono a tutto l'apparato possa aiutare anche in casi di sterilità femminile dovuta alla difficoltà del seme di passare attraverso l'utero e raggiungere l'ovulo, oppure nei casi in cui il maschio ha una bassa densità di spermatozoi attivi nel suo seme. Infatti i movimenti vaginali, in particolare il movimento di aspirazione, hanno, tra l'altro, la funzione di collaborare alla fecondazione aiutando gli spermatozoi a raggiungere l'ovulo proprio spingendoli e aspirandoli in modo appropriato.
Inoltre il movimento dovrebbe aiutare e restituire il tono ideale e quindi favorire il benessere e l'efficienza riproduttiva. Su questo terreno la documentazione dei risultati è praticamente inesistente ma è un'ipotesi affascinante e se avete problemi a restare incinte e l'idea vi incuriosisce avete tutti i motivi per sperimentare voi stesse se funziona o no. È una cura che non costa niente e non può far male.
Che io sappia soltanto Reouma Choen sta conducendo esperimenti in questo senso. Questa ricercatrice utilizza come tecnica di allenamento vaginale la pratica della danza del ventre e sostiene di aver risolto così molti casi di sterilità. Ma la sperimentazione della Choen non si ferma qui. Essa ha scoperto un altro scioccante potere della passera. Ha notato che la ginnastica intima è ottima nel periodo fertile per restare incinte ma, una volta che l'ovulo è fecondato, è consigliabile sospendere i movimenti perché possono provocarne l'espulsione. Da qui è nata l'idea di usare i movimenti intimi come sistema anticoncezionale. La Choen sostiene che praticando forti movimenti, soprattutto nella zona intorno all'utero, durante i giorni nei quali la donna dovrebbe avere le mestruazioni, si può provocarle, interrompendo così la gravidanza, in modo volontario, senza nessun intervento esterno né effetti collaterali negativi.
Se le ricerche che la Choen sta conducendo confermassero i primi risultati positivi ottenuti, sarebbe certo una vera rivoluzione. La donna avrebbe il pieno controllo, diretto e non chimico, delle proprie capacità di procreare. Basterebbe una mezz'ora di danza del ventre veloce, con movimenti appropriati, per scongiurare una gravidanza indesiderata. Resta da sapere che cosa ne penserà la Chiesa. Si può "buttare fuori" un ovetto fecondato da quindici giorni? Le danzatrici del ventre lo sapevano già. Il fascino della danza del ventre sta proprio lì. Gli spettatori maschi che vedono come le ballerine muovono l'ombelico non possono immaginarsi che cosa quelle ragazze potrebbero fargli con i loro muscoletti.
In molti paesi dell'Estremo Oriente c'è una diffusa conoscenza di questi muscoli. Ad esempio in Tailandia l'addestramento dei muscoli pelvici fa parte degli insegnamenti che vengono dati alle spose. E ci sono delle prostitute anziane che si occupano di fare dei veri e propri corsi di specializzazione alle ragazze che entrano nei bordelli. Comunque solo gli arabi hanno sviluppato un'arte complessa come la danza del ventre. Eccovi perciò alcuni "passi" fondamentali di questo ballo ombelicale. Procuratevi un CD di musica araba e buttatevi nel ritmo sinuoso dei flauti del deserto. È importante che danzando facciate partire il movimento dai muscoli del basso ventre. Solo così questa danza diventa un formidabile modo per scoprire e rafforzare queste fasce muscolari. Poi di voi diranno: "Sapeva amare".

 

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