Dieta e alimentazione
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- Category: Terapie miracolose
- Published on Wednesday, 06 April 2011 19:01
- Written by Redazione
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"Tu sei quel che mangi" dice uno slogan della macrobiotica.
E fin qui è tutto chiaro. I problemi nascono quando ci si pone il problema di che cosa sia meglio mangiare (ed essere).
Magari uno apprezza i principi nutrizionali della macrobiotica, ma non vorrebbe mai essere un involtino di tofu e salsa di soia.
Tu cosa vorresti essere?
La medicina moderna esalta la dieta mediterranea in voga cinquant'anni fa: poca carne, pochi grassi e latticini, cereali e verdure di stagione e frutta in abbondanza.
I vegetariani sostengono che bisogna eliminare i grassi animali perché sono insalubri e amorali. I macrobiotici esaltano l'alimentazione composta da un 50% di cereali integrali biologici e un 40% di verdure e un 10% di alghe, semi vari, frutta cotta e mostruosità culinarie giapponesi. Sostengono che questa è l'alimentazione più adatta alla biologia dell'uomo.
"Col cavolo!", ribattono i crudisti, "l'umanità per migliaia di anni non ha mangiato cereali cotti!". Bisogna cibarsi solo di verdura e frutta cruda. Molta frutta. Il pane uccide! E poi l'uomo primitivo ci metteva giorni a trovare 50 grammi di cereali. "Pazzi!" dicono altri, "l'umanità non può sopravvivere senza il più tradizionale alimento che ci ha sostenuto per milioni di anni: gli insetti!". Ora razionalmente hanno ragione gli insettisti, ma gli psicomatici non sbagliano a sostenere che mangiare vermi, formiche e cavallette vive, fa talmente schifo che la conseguente depressione ha effetti più nocivi sull'organismo di quanto siano positivi quelli della dieta insettivora.
Io sono arrivato alla conclusione che per trovare un'alimentazione equilibrata bisogna seguire i desideri e il buon senso. Soprattutto il buon senso. Se mangi carne non rinunciare alla Coca Cola. È un potente corrosivo, ti aiuta a sciogliere le bistecche. Ma se mangi solo soia e gioia, non bere Coca Cola. Se non trova le bistecche da sciogliere, ti scioglie le budella.
Anche alcune rigide prescrizioni alimentari vanno prese con circospezione. È vero che l'umanità dei primordi era vegetariana e insettivora come lo sono oggi i gorilla, i nostri parenti più vicini; però è anche vero che, circa una volta al mese, gli scimmioni sono presi da una strana frenesia che li porta a sbranare piccoli mammiferi e a divorarli crudi.
Ugualmente, la rigida prescrizione della macrobiotica che vieta i latticini è un po' sospetta. Negli anni '70 i brasiliani si lamentarono che il latte in polvere inviato come aiuto alimentare dagli Usa provocava loro dolori di pancia. Gli statunitensi dissero allora: "Stupidi! Il latte in polvere va sciolto in acqua sennò è chiaro che vengono i dolori!". "Col cavolo che lo mangiamo asciutto, non siamo mica fessi" risposero i brasiliani. "Allora è perché usate acqua non bollita e vi bevete dei coliformi fecali che sembrano anguille" replicarono i nordamericani. "Non siamo mica cerebrolesi!" si incazzarono i brasiliani. A questo punto a qualcuno venne voglia di indagare meglio sulla questione. Così analizzarono i liquidi gastrici di un certo numero di brasiliani e scoprirono che non avevano un particolare enzima che rende digeribile il latte. Si scoprì anzi che questo enzima ce l'hanno solo i popoli che hanno basato la loro dieta sui latticini per millenni.
I cinesi e i giapponesi non sanno neanche cos'è il formaggio, e bere il latte è per loro una pratica disgustosa.
E hanno ragione, visto che non hanno neanche l'ombra degli enzimi per digerirlo. Così non è del tutto stupido che la macrobiotica, nata in Giappone, sostenga che il latte fa malissimo. È vero. Per loro. Quindi credo che ognuno debba formarsi un suo progetto di alimentazione seguendo istinto o desideri senza prendere niente in modo troppo rigido.
Ci sono però alcuni principi generali che credo tutti possano condividere.
1 • Non mangiare troppo. 1700-2000 calorie sono più che sufficienti per mantenersi in splendida forma. Bisognerebbe mangiare solo finché si ha fame e non arrivare mai a sentirsi la pancia scoppiare. Anzi dovremmo alzarci da tavola con ancora un filo di appetito.
2 • La prima digestione avviene in bocca. Bisogna masticare i cibi. C'è chi dice addirittura 36 volte. E poi è buona norma mangiare tranquillamente.
3 • Eliminare dalla dieta tutti i cibi ad alto contenuto chimico. Coloranti, insaporenti, conservanti e pesticidi non fanno bene. Ma anche qui non facciamoci prendere dal panico. Si è notato, ad esempio, che le persone che mangiano molta frutta e verdura hanno meno probabilità di ammalarsi di tumore. Le verdure, in particolare cavoli, cavolfiori e broccoli, hanno il potere di liberare il corpo dalle sostanze tossiche. Questo beneficio è stato verificato monitorando le abitudini alimentari di migliaia di persone. Il che vuol dire che anche se il 50% circa dei vegetali è trattato chimicamente, la nocività di erbicidi e antiparassitari è inferiore al beneficio che i vegetali sono capaci di darci.
Consumare invece carne di animali allevati con ormoni e altre porcherie fa solo male. Se mangiate carne sceglietela bene. E comunque c'è da dire che nei paesi dove il consumo di carne è cresciuto paurosamente negli ultimi 50 anni (ora è in calo) si è registrato, oltre a un aumento spropositato del colesterolo e degli infarti, un altrettanto spropositato allungarsi della vita media. Cioè a dire, mangiare troppi grassi è meglio che mangiare troppo poco. Infine è però indiscutibile che, eliminando i prodotti più "chimici" e artefatti, le scatolette di carne e le alchimie in polvere precotte, si ottengono enormi vantaggi. Non ci vuole Einstein per capire che le patatine fritte dei Mc Donald non sono un toccasana per il fegato. Basta annusare l'odore che si espande per un centinaio di metri tutt'intorno (comunque io ogni tanto me le mangio, lo confesso). In ogni caso, attenti al fritto, se proprio non resistete fatevelo in casa con olio di oliva extravergine spremuto a freddo. Il vero olio di oliva si chiama così. Deve esserci scritto sull'etichetta. Questa è l'assurda legge italiana sulla classificazione degli alimenti. Se non c'è scritta tutta la pappardella rischiate di pigliare olio spremuto con i solventi a caldo e poi filtrato e rettificato. Evitatelo.
Così come dovete evitare tutti gli oli di semi pubblicizzati dalla tivù. Sono anch'essi ottenuti per via chimica e non per spremitura.
4 • Non consumare molta carne. Mai più di una o due volte alla settimana. Preferire alla carne il pesce (secondo la macrobiotica la classifica negativa è: maiali, bovini, ovini, conigli, volatili, pesci, crostacei).
5 • Privilegiare cereali integrali biologici, verdura e frutta. In particolare i cereali integrali aiutano a tener pulito l'intestino e ad andare di corpo regolarmente. Ma devono essere biologici, perché la buccia del cereale raccoglie gli agenti chimici. La verdura e la frutta va lavata sempre bene, magari lasciandola a bagno qualche minuto con un po' di bicarbonato che pare neutralizzi alcune sostanze potenzialmente tossiche.
6 • Variare la dieta. Il nostro organismo ha bisogno di una grande varietà di microelementi. Più la dieta è varia e più il corpo è in grado di trovare tutto quello di cui abbiamo bisogno.
7 • Mangiate bene. Il cibo deve essere un piacere per la bocca, il naso e gli occhi. Conosco un uomo che ha guarito la moglie da un costante e terribile mal di testa e la figlia dalla depressione e dal desiderio di suicidio (più volte tentato), mettendosi a cucinare manicaretti uno dopo l'altro. Ogni singolo pasto deve essere il più possibile omogeneo. Per esempio, o solo latticini, o uova, o pesce, o carne, per quanto riguarda i grassi. Verdura e cereali invece vanno mischiati. La frutta è meglio consumarla prima dei pasti o da sola.
In particolare ascoltate sempre il vostro olfatto. È il naso che vi segnala se non è il caso di mangiare un cibo. Quindi, prima di ingurgitare, annusate.
Queste credo siano regole essenziali. Per finire, una parola sul digiuno. è un grande metodo di cura. Per digiuno si intende in realtà una dieta liquida a base di succhi di frutta e verdura (spremuti al momento). Non bisogna mai lasciare il corpo privo degli zuccheri e dei sali indispensabili. E attenzione a non intraprendere un digiuno se siete molto debilitati. Può essere più dannoso che utile. Con una dieta a base di succhi si purifica il corpo, si eliminano le tossine e si rivitalizzano le funzioni fisiologiche. Tre giorni sono un'ottima medicina. Ma, sotto controllo medico, si può arrivare anche a 12-15 giorni. Un'altra cura disintossicante consiste nel mangiare solo riso integrale biologico bollito. Riuscirci è dura, perché dopo un giorno il riso ti fa veramente schifo. Però inizi a perdere muco da tutte le parti e il tuo sudore puzza in modo spaventoso. Hai proprio l'impressione di buttare fuori tutto lo sporco. Ma forse la ragione è un'altra: che il corpo si disgusta a tal punto che te lo segnala in tutti i modi.
Io non ci sono mai riuscito, ho sempre ceduto "tagliando" il riso con due carote e zucchine lesse e prendendo alla mattina cialde di riso integrale soffiato con burro e marmellata sopra. Insomma un comportamento godereccio. Comunque la cura mi ha fatto bene lo stesso. Questo è il senso del discorso: "Ci vuole orecchio".
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