Decalogo del malato che guarisce
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- Category: Terapie miracolose
- Published on Wednesday, 06 April 2011 19:36
- Written by Redazione
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Alcune malattie guariscono da sole. Perché curare un'influenza? Che senso ha abbassare la febbre? La febbre è la cura che il corpo ha scelto. Serve per uccidere i batteri. Il corpo ha fatto un sacco di fatica per provocare la febbre e tu bestia, pigli l'aspirina! Prendere medicinali ha senso solo se sopravvengono complicazioni gravi, o se il paziente ha meno di 3 anni, o più di 80, o è già gravemente debilitato. In questi casi, l'influenza e la febbre oltre i 38° può essere pericolosa (ed è meglio consultare il medico).
Discorso sui farmaci
L'aspirina non cura l'influenza. Abbassa la febbre e attenua i sintomi. Ma se attenui anche i sintomi dell'influenza, come fa il tuo corpo a capire che cosa ha? Pigliare l'aspirina è un insulto alle tue capacità di autocura. Certo, se uno soffre in modo insopportabile, è giusto che prenda antidolorifici. Ma l'influenza non dà sintomi così terribili. Certo, magari sei costretto ad andare lo stesso al lavoro, oppure non sopporti neppure l'idea di avere un piccolo malanno... ma se pigli l'aspirina non agisci in modo sensato. Tra l'altro, ancor oggi, nessuno sa percheccavolo l'aspirina funzioni, e come funzioni realmente. Lo so che pare incredibile, ma è così. Questo mistero sui reali meccanismi attivati dai principali farmaci dovrebbe consigliare tutti a usarli con molta parsimonia.
Le medicine vanno prese solo se c'è pericolo.
Sennò ci si può curare con metodi non aggressivi. Ad esempio, un bel bicchiere di latte caldo con il miele e il cognac, o seppellirsi sotto le coperte per sudare, sono rimedi che valorizzano lo sforzo del corpo nel combattere l'influenza. Oppure potete scegliere il metodo macrobiotico: riso integrale biologico bollito, poco sale e poco olio e qualche spicchio d'aglio. I raffinati che amano le erbe possono consumare propoli e pastiglie d'aglio deodorato. I duri, uno spicchio d'aglio sbucciato unto d'olio d'oliva a mo' di supposta. L'influenza durerà comunque quei 3 o 4 giorni. Ci si cura più che altro per rassicurarsi e alleviare i sintomi, ma in realtà tutti questi sistemi fanno poco. Né più né meno dell'aspirina, o degli antibiotici.
Gli antibiotici vanno presi con le pinze.
L'influenza è provocata da un virus, gli antibiotici uccidono i batteri. I virus non sono batteri. Checcavolo serve prendere gli antibiotici? A niente. È utile solo nel caso ci sia il rischio di complicazioni gravi (polmonite, ecc.). Cioè nel caso che l'indebolimento, causato dalla malattia, permetta lo sviluppo di gravi infezioni batteriche. Ormai anche gli organismi medici internazionali si sono accorti del rischio enorme provocato dall'uso indiscriminato degli antibiotici. Infatti, ogni strage di batteri comporta un passo avanti nella selezione genetica di questi microrganismi, che stanno diventando sempre più immuni agli antibiotici. Insomma, nel vano tentativo di evitare qualche giorno di malessere, stiamo selezionando nuove razze di batteri antibioticoresistenti e muniti di laser incorporato. Diventeranno alti due metri, mangeranno piombo e cagheranno tempesta. Saremo noi i loro virus e ci massacreranno a martellate.
Non mitizziamo la medicina il nostro corpo è ancora il medico migliore
Ci sono molte idee sbagliate intorno alla medicina (a tutti i tipi di medicina). I medici sono meno bravi di quel che vorrebbero farci credere. È opinione diffusa che sia stata la medicina moderna a elevare così tanto il livello di sopravvivenza e longevità. Questo è falso.
La grande riduzione della mortalità in Europa e Nord America è avvenuta prima che le medicine moderne arrivassero alle popolazioni. Fu provocata non dall'abilità dei medici, ma dall'aumento della quantità di cibo, dall'arrivo dell'acqua corrente dalle fognature, dai servizi di nettezza urbana, dall'uso dei disinfettanti, degli insetticidi e del sapone, dal miglioramento generale delle condizioni igieniche, dovuto alla maggior ricchezza e alla scolarizzazione di massa. La penicillina, il primo antibiotico, inventato nel 1936, arrivò sul mercato soltanto negli anni '40.
Ancor oggi dobbiamo la crescente longevità alla qualità dei cibi, al riscaldamento delle case, alla disponibilità di vestiti, alla migliore situazione dei posti di lavoro, alla progressiva razionalizzazione dell'alimentazione e alla crescita della cultura della salute fisica più che alle medicine. E ovviamente sono convinto che l'enorme proliferare di spettacoli comici e la crescita della cultura del ridere abbia dato un notevole contributo alla salute dei popoli. Oggi circa il 50% degli spettacoli (film e tv) e dei libri "consumati" sono comici. Le opere ridicole sono in testa a tutte le classifiche. Basta andare a vedere a che livello stavano agli inizi del 1900 per capire quanta strada sia stata fatta. Raccontavano delle barzellette che non si sa come potessero far ridere! D'altra parte, bisogna osservare che i benefici delle medicine sono stati in parte vanificati da un consumo esagerato di pillole e iniezioni che spesso provocano effetti collaterali pessimi. Lo stesso vale per i ricoveri ospedalieri, che statisticamente generano una certa percentuale di malattie contratte proprio in ospedale.
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